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 Dal 2013 si è registrato un continuo aumento delle spese sanitarie per i cittadini italiani che faticano a sostenerle…scopri come risparmiare senza rinunciare alle cure mediche necessarie!

Negli ultimi giorni, tramite il welfare day 2018 si è accesa la spia sulle spese sanitarie private: un costo sempre più difficile da sostenere per i cittadini italiani! Nell’ultimo anno esse hanno  raggiunto il valore record di 40 miliardi di euro, con un esborso medio per cittadino di 655 euro, per farmaci, visite specialistiche, cure odontoiatriche, diagnosi – analisi, protesi e assistenza.

Dal 2013 al 2017 la spesa sanitaria dei privati è aumentata del 9,6% in termini reali, molto più dei consumi complessivi che hanno registrato un aumento del 5,3%, incidendo  in particolar modo sulle famiglie più bisognose a causa del sistema delle detrazioni sanitarie che ha portato 7 milioni di italiani ad indebitarsi. Dato ancor più concreto che emerge dal report è che solo il 41% degli italiani copre le spese sanitarie esclusivamente con il proprio reddito mentre il restante 59% è costretto ad attingere ai propri risparmi o indebitarsi: basti pensare che la tredicesima di un operaio se ne va in cure sanitarie per sé e i familiari (quasi mille euro all’anno).

Detto ciò e preso coscienza del problema bisogna andare a capire quali possibili soluzioni si possono prendere per limitare l’espansione del “fenomeno”.  Una soluzione possibile è quella di inserire nei propri piani di investimento l’assistenza sanitaria integrativa. Ma di cosa si tratta?

 

ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA

L’assistenza sanitaria integrativa va ad affiancare il servizio sanitario nazionale permettendo di ottenere prestazioni mediche (anche private) e di ovviare al problema delle liste di attesa a costi contenuti. Inoltre a seconda della forma scelta si può avere l’opportunità di usufruire di un contributo aziendale (per i lavoratori dipendenti) e di risarcimenti per perdite finanziarie dell’assicurato.

Le tipologie di assistenza sanitaria integrativa sono le seguenti:

  1. Fondo sanitario
  2. Società di mutuo soccorso
  3. Compagnie di assicurazione

Le prime due tipologie di assistenza riguardano entità no profit che si assumono l’onere di aiutare il soggetto iscritto in caso di necessità. La differenza tra le due forme è che il fondo sanitario è destinato a determinate categorie (dipendenti di un’azienda, residenti in un determinato territorio etc.) mentre le società di mutuo soccorso sono aperte a tutti.

Per quanto riguarda le compagnie di assicurazione si parla di contratti assicurativi come la polizza sanitaria o quella relativa al rimborso spese mediche tramite le quali l’assicurato riceve oltre all’assistenza sanitaria (anche tramite strutture convenzionate in modo tale da evitare lunghe attese) dei risarcimenti per le perdite finanziarie dell’assicurato. Per accedere a questa tipologia di assistenza bisogna compilare un questionario per analizzare il proprio livello di salute a seconda del quale dipenderà il premio e la prestazione assicurativa.

Tramite queste forme integrative si potrebbe raggiungere un risparmio di 340 euro per ciascun cittadino.

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